Risanamento senza scavo per salvaguardare i secolari vitigni della Valdobbiadene
Oggi la realizzazione di interventi di ristrutturazione delle infrastrutture a rete mediante l’adozione di tecnologie non invasive o a basso impatto ambientale ha avuto modo di dimostrare ampiamente l’efficacia di impiego rispetto al procedere secondo tecniche tradizionali, soprattutto quando ci si trova a operare all’interno di ambiti complessi, ovvero nel caso di zone altamente urbanizzate.
L’impiego delle tecnologie trenchless si è dimostrato oltre tutto vincente non solo all’interno di tali ambiti ma anche in aree rurali quando l’intervento interessa zone di particolare pregio, come nel caso degli interventi di risanamento che hanno interessato l’impianto pluvirriguo “Quartier del Piave”.
L’impianto pluvirriguo “Quartier del Piave” si estende nei Comuni di Vidor, Moriago della Battaglia e Sernaglia della Battaglia ed è alimentato da una diramazione della omonima condotta adduttrice principale, la quale prende origine dal bacino di carico a monte della centrale idroelettrica Enel di Pederobba (TV). In corrispondenza di una località del Comune di Valdobbiadene è presente una diramazione dalla condotta principale (DN1200) dalla quale prende origine una condotta adduttrice (DN600) impiegata per il trasporto e la distribuzione mediante diversi punti di presa di acqua a uso irriguo nelle circostanti aree agricole private della Valdobbiadene interessate dai vitigni. La condotta in oggetto, realizzata in tubazioni in c.a., presentava perdite in corrispondenza delle guarnizioni tra gli elementi prefabbricati oltre a crepe che causavano trafilamenti, il tutto rilevato a seguito di una campagna preliminare di videoispezione.
Considerando che la condotta necessitava di interventi di riparazione atti ad arrestare le perdite che la interessavano ma che, allo stesso tempo, il procedere secondo un intervento di tipo tradizionale di scavo e sostituzione avrebbe portato alla necessità di intervenire su terreni agricoli privati interessati dai filari di vite, ha indotto la committente a scegliere di intervenire in maniera efficiente sfruttando l’impiego di una soluzione trenchless: procedere realizzando un risanamento senza scavo della condotta mediante tecnica CIPP sfruttando come punti di accesso alla tubazione unicamente le aree poste al di fuori delle coltivazioni, le uniche in cui si rendeva opportuno realizzare scavi puntuali.